Agenzia Badanti Genova Murta

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Murta è una frazione del comune di Genova; situata in collina sul versante destro della Val Polcevera, amministrativamente fa parte dell’unità urbanistica di Bolzaneto, e quindi è compresa nel Municipio V Valpolcevera.

L’abitato, situato interamente in collina, è composto da un nucleo centrale, comprendente anche la chiesa parrocchiale, sul crinale che scende verso il Polcevera dividendo la valle del torrente Trasta da quella del torrente Molinassi, da alcuni gruppi di case rurali sparsi sul territorio circostante e da numerose villette distribuite sul versante della collina che scende verso la sponda destra del torrente Polcevera.

Murta, trae il nome dalla pianta del mirto (in ligure “Murtin”), pianta anticamente diffusa nella zona.

Anche se i primi documenti storici risalgono al XII secolo, le origini di Murta sono molto più antiche e sono riconducibili alla presenza di un ramo viario, collaterale alla via Postumia, che transitava per il colle di Murta diretto verso i valichi appenninici. A conferma dell’esistenza di questa antica via commerciale, il Persoglio riporta di ritrovamenti di antichi oggetti, tra cui una punta di freccia, un ferro di cavallo e parti di un contenitore vinario del tipo usato dagli antichi romani.

Il paese è citato per la prima volta nel 1143, quando la chiesa, dedicata a San Martino venne indicata sul “Registro della Curia Arcivescovile” di Genova (voluto dall’arcivescovo Siro II) come sede di una cappella dipendente dalla pieve di Rivarolo. Altre notizie, riferite a vendite di terreni, si trovano in atti notarili a partire dal 1180.

Questi documenti attestano che tra il XII e il XIII secolo il territorio di Murta era popolato e coltivato in maniera remunerativa e che varie congregazioni religiose vi possedevano terreni. Alcuni murtesi nel 1284 parteciparono alle guerre tra Genovesi e Pisani, culminate con la battaglia della Meloria.

A ricordo di questo avvenimento per lungo tempo, appese al muro della chiesa, rimasero due anelli della catena che chiudeva l’accesso al porto di Pisa, confiscata dai Genovesi come bottino di guerra.

Questi oggetti furono poi trafugati dagli austriaci durante l’occupazione del 1747. Il paese non è stato direttamente interessato dallo sviluppo industriale che ha riguardato le aree di fondovalle.

Oggi è quasi esclusivamente un centro residenziale, i cui abitanti per la maggior parte lavorano in aziende della Val Polcevera e di Genova. Dell’antica economia agricola restano intorno alle case piccoli orti e vigneti, coltivati dai residenti soprattutto ad uso personale.

A Murta si può visitare la Chiesa di San Martino dedicata a San Martino di Tours che risale al 1143. Interessante da vedere sono i resti di una quercia accanto alla chiesa, in passato fu una grandiosa rovere che costituiva un punto di riferimento per gli abitanti.

I palazzi patrizi sono: Palazzo Bonarota (noto come Villa Clorinda), costruito nel XVII secolo, Palazzo Noli-Prato-Cerruti (noto come Villa Paola), settecentesco, immerso in un ampio parco alberato, ancora oggi ben conservato, Palazzo De Ferrari, seicentesco, sorge immediatamente dietro alla chiesa, Palazzo Badaracco, nella località Ceriotti, nei pressi del torrente Trasta, settecentesco, oggi in stato di degrado e Palazzo Fontana, costruito nel 1857, sul colle a monte di Villa Clorinda, è una delle più pregevoli tra le residenze ottocentesche.

Il paese di Murta è famoso per la sagra della zucca chiamata Mostra dall’A.… alla Zucca, la prima di questo genere di sagre in Italia. Si svolge per due fine settimana consecutivi, in occasione della festa patronale di San Martino, intorno alla metà del mese di novembre.

Questa sagra ospita un’interessante esposizione di zucche, da quelle più classiche a quelle più strane ed esotiche ed al termine sono premiate la zucca più grande, la zucca più lunga e quella più strana. In occasione della mostra si possono gustare diversi piatti e bevande a base di zucca, serviti in appositi stand: frittelle di zucca dolci e salate, panini di zucca dolci, torta di zucca e grappa alla zucca.

Oggi Murta è quasi esclusivamente un centro residenziale, i cui abitanti per la maggior parte lavorano in aziende della Val Polcevera e di Genova.

Fino al secondo dopoguerra l’economia locale era basata sull’agricoltura, favorita dall’esposizione a sud dei versanti collinari; molto rinomato era il vino bianco Polcevera, prodotto ancora oggi, anche se in quantità limitata. Dell’antica economia agricola restano intorno alle case piccoli orti e vigneti, coltivati dai residenti soprattutto ad uso personale.

Altra attività economica del passato fu quella legata ai numerosi molini che sfruttando le acque dei rivi che attraversano il territorio, macinavano cereali o producevano forza motrice idraulica per aziende tessili o meccaniche.

Questi mulini erano presenti soprattutto sul versante a nord della collina, nella valle del torrente chiamato appunto Molinassi; alcune case della località Carpinello sono antichi mulini, oggi trasformati in abitazioni.

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